
Decorazioni concesse alle bandiere
RAGGRUPPAMENTO ITALIANO IN LIBANO | 1984 |
BANDIERA DI GUERRA DI F.A. | 1997 1999 2003 2012 |
23°REPARTO D’ASSALTO | 1920
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A.L.E. – 1° Raggruppamento “ANTARES” | 1990
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ALPINI – Reggimenti vari | 1920 1937
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ALPINI – 9° Reggimento | 2003
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ARTIGLIERIA | 1937
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BERSAGLIERI – Reggimenti vari | 1920 1937 1943 |
BERSAGLIERI 2° Battaglione “GOVERNOLO” | 2003 |
BERSAGLIERI – 1° Reggimento | 2008 |
CAVALLERIA | 1937 1994 |
FANTERIA – Reggimenti vari | 1920 1937 |
GENIO | 1937 |
GRANATIERI – Reggimenti vari | 1920 1937 |
MONTE CERVINO | 1998 |
PARACADUTISTI – 9° BTG d’Assalto “COL MOSCHIN” | 1994 2010 |
PARACADUTISTI 187° Reggimento | 2003 |
REGGIMENTO LODI | 1940 |
BANDIERA DI GUERRA DI F.A. | 1937 1989 1991 1999 2012 |
Reggimento SAN MARCO | 1920 1951 2006 |
FLOTTIGLIA M.A.S. | 1928 |
Raggruppamento SUBACQUEI ED INCURSORI | 2004 |
BANDIERA DI GUERRA DI F.A. | 1937 1991 1997 2002 2012 |
46^ BRIGATA AEREA | 2003 |
REPARTO MOBILE DI SUPPORTO A.M. | 2007 |
6° STORMO | 2014 |
BANDIERA DI GUERRA DELL’ARMA | 1937 1974 1981 1985 2002 2014 |
1° REG. PAR. CC TUSCANIA | 2004 |
GUARDIA DI FINANZA | 1937 1974 2000 2003 2005 |
POLIZIA DI STATO | 1981 |
AGENTI DI CUSTODIA | 1989 |
Anno 1974

Croce di “CAVALIERE”
Per le prove di valore, di abnegazione e di senso di responsabilità spinte sovente fino all’estremo sacrificio date dalla Guardia di Finanza nello operazioni di carattere militare condotte con perizia in tempo di pace.
D.P.R. 19 giugno 1974

Croce di “CAVALIERE”
Nel retaggio del suo glorioso passato, saldissima in tutte le sue unità, baluardo della difesa dello Stato e delle sue leggi. Ovunque generosamente presente, si prodigava con valore e perizia a tutela della ordinata civile convivenza, nella diuturna, incessante e sempre più aspra lotta contro il crimine. Mirabile nello slancio, illuminava con l’olocausto di centinaia di caduti la sua fulgida storia di Arma Benemerita.
Territorio nazionale, 1946 – 1974
D.P.R. 13 novembre 1974
Anno 1981

Croce di “CAVALIERE”
Custode fedele delle più alte tradizioni militari combatteva con tenacia diuturna ogni forma di criminalità che con azione violenta ed organizzata tentava di minare le istituzioni democratiche e la civile pacifica convivenza. Dando ulteriore prova di elevata perizia e di mirabile ardimento, esaltava la sua nobile missione con l’impegno di capi e gregari con il sacrificio di numerosi caduti. Territorio nazionale, 1975 – 1981
D.P.R. 3 giugno 1981

Croce di “CAVALIERE”
Seguendo una nobile tradizione di onore e di valore, si adoperava, con diuturna perizia e tenacia, nell’affrontare e reprimere ogni forma di criminalità organizzata, volta a minare con la violenza la saldezza delle istituzioni e delle libertà democratiche dello Stato.
In tale sublime missione impegnava capi e gregari in una mirabile gara di abnegazione di dedizione al servizio e di sacrificio spinto sovente fino al limite estremo.
Territorio nazionale, 1975 – marzo 1981
D.P.R. 24 giugno 1981
Anno 1984

Croce di “CAVALIERE”
Inviato in terra libanese nell’ambito di una Forza Multinazionale di Pace, dava mirabile prova di efficienza militare e di salda disciplina, prodigandosi, per diciassette mesi, in complesse operazioni per la protezione dei campi palestinesi di sterminio ed in multiformi, incessanti attività umanitarie, assistenziali e di pacificazione in un’area di cruenti scontri fra opposte fazioni.
Pronto ad ogni sacrificio, scriveva fra disagi, insidie e pericoli, una fulgida pagina di generoso altruismo, di ardimento ed abnegazione imponendosi al rispetto dei contendenti e suscitando l’ammirazione dei paesi impegnati a Beirut e del mondo intero.
Beirut, 26 settembre 1982 – 26 febbraio 1984
D.P.R. 25 febbraio 1984
Anno 1985

Croce di “CAVALIERE”
Durante lungo ed intenso ciclo operativo, caratterizzato da insidiosità della minaccia, affrontava con ferma e coraggiosa determinazione dei Reparti, forgiati alle più nobili tradizioni militari, agguerrite bande criminali confermando il suo ruolo leggendario di difensore incrollabile della collettività nazionale. L’opera generosa e senza sosta dei suoi carabinieri, sovente spinta fino al supremo olocausto, consegnava ancora una volta alla storia pagine sublimi di eroismo e di preclare virtù militari.
Territorio nazionale, 1981 – 1984
D.P.R. 4 maggio 1985
Anno 1989

Croce di “CAVALIERE”
Forza Navale inviata in missione di pace nelle acque del Golfo Persico, teatro di cruenti avvenimenti bellici, conduceva per 15 mesi una intensa protratta attività operativa a protezione delle unità mercantili nazionali, cui garantiva condizioni di piena sicurezza, ed a salvaguardia del diritto alla libera navigazione in acque internazionali. Mantenendo un comportamento costantemente improntato ad una rigorosa equidistanza fra belligeranti ed onorando le più elevate e nobili tradizioni militari sul mare, dava significativo contributo al processo di pacificazione nell’area e all’affermazione dell’immagine e del prestigio dell’Italia nell’intera regione.
Golfo Persico, settembre 1987 – dicembre 1988
D.P.R. 9 gennaio 1989

Croce di “CAVALIERE”
Il Corpo degli Agenti di Custodia, quale Forza militare dello Stato e parte integrante delle Forze armate, si dedicava al proprio compito con alto senso del dovere, costante abnegazione, spiccata professionalità e perizia.
Nella secolare attività del Corpo, attraverso il sacrificio di numerosi caduti, dava un notevole contributo di sangue in difesa delle Istituzioni.
Roma, 21 ottobre 1989
D.P.R. 16 ottobre 1989
Anno 1990

Croce di “CAVALIERE”
Raggruppamento di indiscutibile capacità tecnica e di non comune versatilità, sempre pronto ad intervenire, oltre che per esigenze spiccatamente operative, anche per il bene della collettività nazionale ed internazionale, inviava squadroni elicotteri in missione di pace nell’ambito delle Forze delle Nazioni Unite. Impegnato dal 1979 in terra libanese quale componente aeromobile del contingente UNIFIL, dava mirabile prova di efficienza e di salda disciplina offrendo reiterate prove di coraggio e di elevato valore, anche in occasione di azioni condotte contro lo squadrone con artiglierie, mortai e armi automatiche.
Con pari ardimento assolveva per un anno con pieno successo le missioni ad esso affidate in Namibia quale componente del contingente UNTAG, in un contesto operativo ed ambientale difficile ed ostile, caratterizzato da elevatissimo indice di rischio.
In tali attività gli Ufficiali, i Sottufficiali ed i Volontari in Ferma Prolungata si prodigavano in una mirabile gara di abnegazione e di dedizione al servizio, fornendo un eccezionale esempio di alte virtù militari e contribuendo ad accrescere il prestigio dell’Italia in campo internazionale.
Naqoura (Libano), 1979 – 1990
Rundu (Namibia), 30 marzo 1989 – 9 aprile 1990
D.P.R. 22 settembre 1990
Anno 1991

Croce di “CAVALIERE”
Nel quadro di una grave crisi internazionale, una consistente aliquota delle Forze Navali veniva dislocata nella acque del Golfo Persico per assicurare, in concorso con le altre Forze Multinazionali, l’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Nell’ambito di tale missione, le unità del Ventesimo Gruppo Navale partecipavano al controllo dell’embargo, conducendo ripetutamente delicate e rischiose azioni di fermo e visita di naviglio sospetto e potenzialmente ostile.
Successivamente, per oltre tre mesi, in situazione di aperto conflitto, concorrevano alla protezione diretta delle principali unità alleate, nell’immediata prossimità di costa ostile, in area esposta a minaccia aerea e navale. Riprendevano poi l’attività di embargo e nel contempo concorrevano alla bonifica delle acque del Golfo dai campi minati avversari. In tale intensa e protratta attività bellica, resa delicata e rischiosa dalle complesse situazioni operative, i comandanti e gli equipaggi dimostravano grande perizia, coraggio e determinazione, distinguendosi per l’efficacia del contributo fornito al ripristino della pace e della sicurezza nell’area ed all’affermazione del prestigio della Nazione, in linea con le più nobili tradizioni della Marina Militare.
Golfo Persico, agosto 1990 – agosto 1991
D.P.R. 13 settembre 1991

Croce di “CAVALIERE”
Partecipava con aliquote di propri Reparti alle operazioni per la liberazione del Kuwait cooperando con le unità della Marina Militare impegnate nel Golfo Persico ed effettuando successivamente, in concorso con altre Forze multinazionali, operazioni di ricognizione aerea lungo il confine turco – iracheno e di bombardamento su obiettivi militari iracheni fortemente difesi.
Nel corso di queste ultime attività venivano condotte 226 azioni notturne e diurne nei territori occupati e in Iraq, che mettevano in luce il valore, l’alta capacità professionale di piloti e navigatori, e l’infaticabile ed efficace opera del personale del settore tecnico e logistico.
I significativi risultati conseguiti ed il mirabile comportamento sempre mantenuto fornivano una limpida ed esemplare immagine della Forma armata e delle sue gloriose tradizioni e meritavano l’apprezzamento del Paese ed il riconoscimento della nazioni alleate.
Cielo del Kuwait, dell’Iraq e della Turchia, 25 settembre 1990 – 10 marzo 1991
D.P.R. 13 settembre 1991
Anno 1994

Croce di “CAVALIERE”
Prestigioso Reparto, di eccezionale qualifica professionale, alla quale si coniuga – in perfetta armonia – il forte temperamento dei propri uomini, la versatilità operativa, il generoso anelito realizzativo e l’immediato riscontro ad ogni richiesta di intervento per il bene della collettività nazionale e internazionale.
Presente in Alto Adige (1967 – 1971) per svolgere operazioni antiterrorismo e in Sardegna (1992) con l’operazione “Forza Paris” in concorso alle Forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata, impegnato nella missione oltremare in Libano (1982 – 1984), in Iraq e Turchia (1991), in Somalia (1992 – 1993), dava mirabile prova di efficienza e di salda disciplina, offrendo continue prove di coraggio e sacrificio. Assolveva sempre e dovunque i compiti ad esso affidati con pieno successo, anche in un contesto operativo ambientale difficile ed ostile caratterizzato da elevato indice di rischio.
Gli Ufficiali, i Sottufficiali incursori e paracadutisti si prodigavano in ogni circostanza, in una mirabile gara di abnegazione e di dedizione al servizio, offrendo anche tributo di sangue e fornendo un eccezionale esempio di alte virtù militari che contribuivano ad accrescere il prestigio dell’Italia e delle sue Forze armate in campo internazionale.
Zone varie, 1967 – 1993
D.P.R. 25 ottobre 1994
Anno 1997

Croce di “CAVALIERE”
Erede delle tradizioni risorgimentali del popolo italiano, baluardo di antiche tradizioni e nobili virtù, ha consentito, attraverso il compimento di gesta eroiche, la realizzazione degli ideali di libertà e di unità del popolo italiano.
In ogni tempo e su ogni fronte ha operato, con dedizione e senso del dovere, là dove la sua presenza era ritenuta necessaria dalle Patrie istituzioni, offrendo, con impareggiabile valore, un altissimo tributo di vite umane.
Nell’ambito di organismi internazionali ha, in numerosi occasioni, partecipato ad operazioni fuori area, ponendo ulteriormente in evidenza altissime capacità operative, profonde doti di coraggio ed altissimo senso di solidarietà umana.
Zone varie, 1861 – 1996
D.P.R. 20 maggio 1997

Croce di “CAVALIERE”
L’Aeronautica Militare Italiana contribuiva con le proprie unità alla costituzione della componente aerea delle operazioni in Albania e della Forza Multinazionale di Protezione. In tali circostanze, nonostante le condizioni di grave insicurezza causata da forti tensioni socio-politiche, dalla inadeguata capacità di controllo degli organi governativi albanesi e da forte presenza sul territorio di bande armate irregolari, con non comune spirito di sacrificio e spiccato senso del dovere, svolgeva un’intensa attività operativa per assicurare la copertura aerea delle unità navali, l’indispensabile supporto logistico alle forze di terra nonché l’evacuazione, anche in presenza di situazioni ad alto rischio operativo, del personale civile minacciato o coinvolto nelle azioni delle bande criminali.
I risultati raggiunti, determinanti per la ripresa sociale, politica ed economica dell’Albania, accrescevano il prestigio e la considerazione dell’Aeronautica Militare, meritando l’incondizionata stima della massime organizzazioni internazionali, dei Paesi partecipanti e della Nazione, nonché il riconoscimento della popolazione albanese.
Albania, 3 marzo – 12 agosto 1997
D.P.R. 23 ottobre 1997
Anno 1999

Croce di “CAVALIERE”
L’Esercito Italiano, con proprie unità dava vita alla componente terrestre delle operazioni in Albania contribuendo in modo determinante alla costituzione della Forza Multinazionale di Protezione per la missione “Alba”, la prima affidata dall’ONU al comando italiano, nel delicato periodo che ha preceduto l’operazione, interveniva con elevata capacità operativa per garantire la sicurezza dell’attività di evacuazione di personale dal territorio albanese ed a premessa dello spiegamento della Forza Multinazionale. Le Unità nazionali esprimevano, nel corso dell’intero ciclo operativo, qualità collettive ed individuali di altissima operatività, incondizionata dedizione, spiccato senso del dovere, fermo coraggio, grande sensibilità umana e permettevano in un contesto di grave insicurezza caratterizzato da forti tensioni socio-politiche, da inadeguata capacità di controllo degli organi governativi albanesi e da forte presenza sul territorio di bande armate irregolari, il raggiungimento degli obiettivi di supporto alle autorità locali e di aiuti alla popolazione, assegnati dalle Nazioni Unite e dalle autorità nazionali, entro i termini prefissati, consentendo inoltre il libero svolgimento di elezioni democratiche.
I risultati raggiunti, determinanti per la ripresa sociale, politica ed economica dell’Albania, accrescevano il prestigio e la considerazione dell’Esercito Italiano meritando l’incondizionata stima delle massime organizzazioni internazionali, dei Paesi partecipanti e della Nazione, nonché la riconoscenza della popolazione albanese.
Albania, 3 marzo – 12 agosto 1997
D.P.R. 29 gennaio 1999

Croce di “CAVALIERE”
La Marina Militare Italiana costituiva con proprie unità e con le unità assegnate della Guardia Costiera la componente marittima delle operazioni in Albania e della Forza Multinazionale di Protezione e contribuiva con il Battaglione “San Marco” all’attività operativa della componente terrestre, operava con altissima professionalità, non comune spirito di sacrificio e spiccato senso del dovere per trarre in salvo con reiterati interventi circa 1.500 civili che si trovavano in situazione di grande rischio per la profonda insicurezza causata dalle forti tensioni socio-politiche e dalla inadeguata capacità di controllo degli organi governativi albanesi. Svolgeva con straordinaria efficacia la propria attività prevenendo atti illegittimi da parte di organizzazioni criminali e operando poi nell’ambito della Forza Multinazionale sia in concorso alle Forze Terrestri, sia con grande sensibilità umana a favore della popolazione civile, sottraendola alla tragedia del Paese. L’elevata professionalità del personale, la tempestività degli interventi, nonché il coraggio dimostrato nel porre in essere le misure richieste dalla particolare e rischiosa situazione, contribuivano in maniera determinante al raggiungimento, nei tempi previsti, degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite e dalle autorità Nazionali.
I risultati raggiunti, determinanti per la ripresa sociale, politica ed economica dell’Albania, accrescevano il prestigio e la considerazione della Marina Militare Italiana, meritando l’incondizionata stima della massime organizzazioni internazionali, dei paesi partecipanti e della Nazione, nonché la riconoscenza della popolazione albanese.
Albania, 3 marzo – 12 agosto 1997
D.P.R. 29 gennaio 1999
Anno 2000

Croce di “CAVALIERE”
In Puglia e nel basso Adriatico, rinnovava le sue fulgide tradizioni militari dando prova di valore, abnegazione e senso del dovere, spinti anche fino all’estremo sacrificio, nella continua e infaticabile lotta alle organizzazioni criminali di stampo mafioso nazionali ed internazionali dedite al contrabbando.
In un contesto reso difficile dalle particolari condizioni ambientali e dal costante elevato rischio per i propri militari, la Guardia di Finanza si prodigava, senza risparmio di energie, a contrastare, con successo tale fenomeno conseguendo brillanti risultati e raccogliendo da parte della popolazione e delle istituzioni unanime, profonda riconoscenza ed ammirazione.
Ciò contribuiva a far accrescere nelle coscienze dei cittadini il senso di profonda fiducia nell’autorità dello Stato e delle Istituzioni.
Puglia, Basso Adriatico, Canale d’Otranto, 1.1.1991 – 30.09.2000
D.P.R. 2 novembre 2000
Anno 2002

Croce di “CAVALIERE”
Chiamata a partecipare all’operazione NATO “Allied Force”, L’Aeronautica Militare si proiettava in prima linea nel Teatro di operazioni Balcanico con coraggio, abnegazione, spirito di sacrificio, senso del dovere e profondo attaccamento alle istituzioni, rinnovando le fulgide tradizioni militari ed aviatorie.
L’impiego, sovente in condizioni critiche, dell’intera struttura operativa e logistica, nonché degli assetti di tutte le specialità, l’ardimento degli equipaggi di volo, la perizia del personale ed il generoso impegno profuso dai suoi appartenenti, senza risparmio alcuno di energie, contribuiva in maniera decisiva, in un contesto operativo reso difficile non solo dalle condizioni ambientali ma anche dalla complessa situazione socio-politico-militare, al perseguimento degli obiettivi dell’alleanza. Il valore e la dedizione dimostrata, le hanno valso il plauso e l’ammirazione degli alleati e della comunità internazionale, dando lustro alle Forze armate ed alla Nazione tutta.
D.P.R. 30 maggio 2002

Croce di “CAVALIERE”
Nel solco della più fulgida e gloriosa tradizione ed all’insegna di uno straordinario spirito di servizio e di una fortissima dedizione al dovere, l’Arma dei Carabinieri offriva un contributo esemplare, in numerose operazioni all’estero per il mantenimento della pace a favore delle popolazioni afflitte da gravi crisi interne ed in territori segnati da anni di guerre e atrocità.
I Carabinieri davano prova, in ogni circostanza, di altissima professionalità, spiccato coraggio, profonda sensibilità umana e tenace abnegazione spinta talvolta sino all’estremo sacrificio. Un successo, unanimemente riconosciuto in ambito nazionale ed internazionale, che contribuiva in maniera determinante ad esaltare il prestigio dell’Italia, delle Forze armate e dell’Arma dei Carabinieri in tutto il mondo.
Somalia, Cisgiordania, Bosnia-Herzegovina, Guatemala, Albania, Kosovo, Indonesia ed Afghanistan, 1994 – 2001
D.P.R. 30 maggio 2002
Anno 2003

Croce di “CAVALIERE
Erede di antiche e nobili virtù, con spiccato senso del dovere, assoluto spirito di sacrificio ed indiscusso coraggio, ha testimoniato con la propria diuturna opera le migliori qualità della Nazione Italiana. Fedele al giuramento prestato, l’Esercito Italiano ha dispiegato, con motivato orgoglio, le Bandiere delle proprie Unità sui martoriati quartieri di Beirut come sui territori africani della Somalia e del Mozambico, portando stabilità e pace alle genti locali. I suoi uomini, sempre animati da sentimenti di grande solidarietà, hanno contribuito a portare ordine, sicurezza e speranza alle provate popolazioni dell’Iraq settentrionale, della Bosnia dell’Albania e del Kosovo così come a Timor Est ed in Afghanistan, illustrando sempre il nome della Nazione con l’esemplare comportamento, l’eccezionale perizia e l’indiscussa capacità militare. L’eccezionale professionalità dimostrata nella pianificazione e nella condotta di operazioni complesse, spesso attuate con breve preavviso ed in condizioni ambientali difficili, il successo ottenuto in ogni lido e testimoniato sui libri di storia, ha suscitato ovunque ammirazione e rispetto universali per l’efficienza, la determinazione e lo spirito di sacrificio dei Reparti, chiamati ad onorare, anche con un oneroso tributo di vite umane, gli impegni assunti dalla Repubblica Italiana, compagine di uomini alle peculiari virtù militari che ha contribuito, in maniera determinante, ad elevare ancor di più il vessillo italiano nel mondo.
Libano, Somalia, Mozambico, Iraq settentrionale, Balcani, Timor Est, Afghanistan (1982-2002)
D.P.R. 28 maggio 2003

Croce di “CAVALIERE
Erede dell’ultracentenario e pluridecorato 2° Reggimento Bersaglieri rinnovava in terra libanese i fasti dei Fanti piumati memori dell’antica gloria conquistata in terra di Crimea.
Durante questi sette mesi di costante impegno, lontano dalla madre Patria, in un contesto difficile, in una terra martoriata e divisa, con slancio ed abnegazione, operava per assicurare l’evacuazione dei guerriglieri palestinesi e realizzava una zona cuscinetto lungo la linea di demarcazione Beirut Ovest – Beirut Est. Riceveva in seguito il difficile compito di garantire la sicurezza dei campi palestinesi di Borj El Braune prima di Sabra – Chatila poi. In queste circostanze il personale tutto mostrava elevatissima professionalità, altissima motivazione e consapevole coraggio, sempre conscio della fierezza e dell’orgoglio di portare soccorso ad una popolazione martoriata da anni di guerra, riscuotendo il massimo plauso internazionale.
Beirut (Libano) 26 agosto 1982 – 4 marzo 1983
D.P.R. 28 maggio 2003

Croce di “CAVALIERE”
Chiamata a partecipare a diverse missioni internazionali, la Guardia di Finanza dava nuova prova di gloriose e radicate tradizioni militari, straordinario spirito di servizio, altissimo senso del dovere ed abnegazione, nonché profondo attaccamento alle Istituzioni.
In contesti resi difficili da peculiari condizioni ambientali e da complessa situazione politico- militare, i finanzieri contribuivano, con perizia, notevole coraggio, altissima professionalità e costante umana solidarietà, al raggiungimento degli obiettivi loro affidati da organismi internazionali.
La dedizione al dovere ed il valore dimostrati hanno suscitato l’ammirazione ed il consenso degli alleati e dell’intera comunità internazionale, tanto da accrescere il prestigio delle Forze armate e della Guardia di Finanza.
Bulgaria, Romania, Ungheria, Albania, Kosovo, 1993 – 2003
D.P.R. 28 maggio 2003

Croce di “CAVALIERE
Impegnato in zona di operazioni montuosa in Afghanistan, ha fronteggiato molteplici difficoltà e pericoli determinati da degrado ambientale, forti tensioni sociali e politiche e da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa.
Ha assolto la missione affidatagli con valorosa professionalità ed altissimo senso di responsabilità, fornendo costante esempio di valore, slancio e spirito di abnegazione.
Il pieno successo conseguito testimonia il coraggio e l’elevata efficienza ed efficacia di tutti gli uomini e le donne del Reggimento, che hanno così contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito e della Nazione nel contesto internazionale.
Khost (Afghanistan) 15 marzo 2003 – 15 giugno 2003
D.P.R. 13 ottobre 2003

Croce di “CAVALIERE
Impegnato in zona di operazioni montuosa in Afghanistan, ha fronteggiato molteplici difficoltà e pericoli determinati da degrado ambientale, forti tensioni sociali e politiche e da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa.
Ha assolto la missione affidatagli con valorosa professionalità ed altissimo senso di responsabilità, fornendo costante esempio di valore, slancio e spirito di abnegazione.
Il pieno successo conseguito testimonia il coraggio e l’elevata efficienza ed efficacia di tutti gli uomini e le donne del Reggimento, che hanno così contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito e della Nazione nel contesto internazionale.
Khost (Afghanistan) 15 giugno 2003 – 15 settembre 2003
D.P.R. 13 ottobre 2003

Croce di “CAVALIERE
Impegnata nei lontani cieli dell’Afghanistan, ha fronteggiato le molteplici difficoltà, determinate dalle complesse e pericolose condizioni ambientali, spesso proibitive, e dalla rischiosa situazione operativa, con indiscussa capacità e valore.
L’encomiabile impegno e l’altissimo senso di responsabilità evidenziati costituiscono una chiara testimonianza di professionalità e coraggio di tutti gli appartenenti alla 46^ Brigata Aerea il cui operato ha contribuito ad accrescere il prestigio della Forza armata e dell’intera Nazione nel contesto internazionale.
Cieli dell’Afghanistan, 1 ottobre 2002 – 30 settembre 2003
D.P.R. 13 ottobre 2003
Anno 2004

Croce di “CAVALIERE”
Erede diretto di gloriose imprese il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare ha fornito costante esempio di valore, abnegazione, senso del dovere e spirito di sacrificio. Recentemente impegnato in aspri e lontani territori in medio oriente, ha svolto le missioni affidate con valore e coraggio, grande capacità professionale, altissimo senso del dovere in un Teatro caratterizzato da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa.
Le azioni svolte costituiscono chiara testimonianza di grande efficacia, dedizione e coraggio, ed hanno contribuito ad accrescere il prestigio delle Forze Armate Italiane e dell’intera nazione nello scenario internazionale.
Kabul,(Afghanistan), 12 maggio – 19 settembre 2003
D.P.R. 26 maggio 2004

Croce di “CAVALIERE”
Nel generoso adempimento dei suoi compiti, il 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, proseguendo l’opera dell’omonimo Battaglione, forniva – con esemplare efficienza e nel solco della più fulgida e gloriosa tradizione dell’Arma – il proprio determinante contributo a numerose operazioni di mantenimento della pace a favore di popolazioni bisognose di sicurezza e stabilità, sviluppatesi in territori caratterizzati da elevata instabilità interna e segnati da anni di atrocità. Operando all’insegna di uno straordinario spirito di servizio e di una assoluta dedizione al dovere, ha offerto reiterate prove – collettive ed individuali – di spiccato coraggio, tenace abnegazione e di concreta solidarietà, che hanno consentito il pieno raggiungimento degli obiettivi delle rischiose missioni. I successi riscossi sono stati incondizionatamente riconosciuti in ambito nazionale ed internazionale, contribuendo a rafforzare il prestigio dell’Italia e l’onore delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri nel mondo.
Bosnia-Herzegovina, Albania, Kosovo, Timor Est, Macedonia, Afghanistan, 1996 – 2004.
D.P.R. 10 giugno 2004
Anno 2005

Croce di “CAVALIERE”
Rinnovando l’opera di sorveglianza continua del confine, la Guardia di Finanza con i suoi uomini ed i suoi mezzi navali ed aerei, a seguito dell’insorgere di fenomeni criminali, condotti a ridosso ed attraverso il limite marittimo della Patria, poneva in essere episodi mirabili di contrasto ad azioni illegali e violente.
Il coraggio, la perizia professionale, il valore e le elette virtù militari dei comandanti e degli equipaggi delle unità navali ed aeree del Corpo, nonché dei comandanti e dei militari dei Reparti di terra, costituivano imprescindibile premessa all’efficacia del dispositivo di controllo a tutela della sicurezza pubblica e degli interessi nazionali. Contestualmente, operava con efficacia anche nel contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, gestito da agguerriti ed armati sodalizi criminali transnazionali.
Le innumerevoli e rischiose azioni diuturnamente condotte e concluse, anche con il sacrificio estremo di giovani fiamme gialle, costituisce fulgida testimonianza del profondo senso di responsabilità ed altissimo senso del dovere che tanti finanzieri hanno offerto in quelle circostanze, sulle acque dell’Adriatico, del Tirreno e dello Ionio, a bordo dei mezzi aerei e lungo le coste.
Confine marittimo d’Italia, 1996 – 2004.
D.P.R. 16 giugno 2005
Anno 2006

Croce di “CAVALIERE”
Prestigioso Reparto della Marina, dalle gloriose tradizioni militari, impiegato senza soluzione di continuità nelle operazioni nazionali ed internazionali di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali e nelle missioni di pace. L’eccezionale professionalità dimostrata nella pianificazione e nella condotta di operazioni complesse, in Libano, Somalia, Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq ed Afghanistan, spesso attuate con breve preavviso ed in condizioni ambientali difficili, ha suscitato ovunque ammirazione e rispetto. I Fucilieri di Marina hanno operato sempre in prima linea in contesti operativi difficili e pericolosi, prodigandosi in ogni circostanza e dando costante prova di coraggio e valore con alta professionalità ed umanità. Compagine di uomini di altissime virtù militari che ha contribuito in maniera determinante ad elevare ancor più il vessillo italiano nel mondo.
Libano, Somalia, Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq ed Afghanistan, 1982 – 2005
D.P.R. 20 ottobre 2006
Anno 2007

Croce di “CAVALIERE”
Il Reparto Mobile di Supporto ha operato brillantemente in Afghanistan nella missione nato ISAF in un contesto ambientale ed operativo di grande difficoltà, realizzando, in breve tempo, le strutture di supporto dell’Aeroporto di Herat e fornendo, conseguentemente, un contributo determinante per le attività di ricostruzione e di sviluppo del paese.
Impiegato, successivamente, in altri teatri operativi, quali il Kosovo e l’Iraq, ha ulteriormente dato, attraverso l’impegno del suo personale, concreta prova di spiccata professionalità, alto senso del dovere e spirito di abnegazione, assicurando alla Forza Armata e alla Nazione grande lustro nel contesto internazionale.
Afghanistan, marzo – giugno 2005
Kosovo e Iraq, dicembre 2006
D.P.R. 8 giugno 2007
Anno 2008

Croce di “CAVALIERE”
Reggimento Bersaglieri di grande capacità operativa agiva in territorio iracheno per sette mesi di intensa attività.
In un contesto difficile e altamente rischioso, tutto il personale dell’unità dava mirabile prova di coraggio, valore, spirito di sacrificio e profondo attaccamento al dovere.
Al termine della missione, nelle delicate e rischiose fasi del ripiegamento del dispositivo militare italiano dalla provincia di Dhi Qar, evidenziava altissimi livelli di efficienza e prontezza operativa. Unità dell’Esercito che operando nel solco della tradizione e del valore del corpo dei bersaglieri, ha elevato il prestigio e l’immagine delle Forze armate italiane nel contesto internazionale.
An Nasiriyah (IRAQ), 15 giugno – 2 dicembre 2006
D.P.R. 3 ottobre 2008
Anno 2010

Croce di “CAVALIERE”
Nel solco della più fulgida tradizione dei Reparti d’Assalto dell’Esercito Italiano, gli incursori del Reggimento offrivano reiterate prove di ammirevole valore, impareggiabile perizia e non comune senso di responsabilità, operando da più di tre anni nell’ambito della missione “International Security Assistance Force” (ISASF) in afghanistan. All’insegna di uno straordinario spirito di sacrificio e di una assoluta dedizione al dovere, impegnati in condizioni tattiche ed ambientali spesso difficili, concorrevano in maniera decisiva agli sforzi di ISAF per stabilizzare il paese ed alleviare le sofferenze del popolo afgano, duramente segnato da un perdurante e violento stato di conflittualità interna. Incondizionatamente riconosciuti dalla comunità internazionale, i successi riscossi hanno contribuito a rafforzare il prestigio e l’immagine dell’intera nazione italiana e delle sue Forze Armate nello scenario internazionale.
Kabul (Afghanistan), luglio 2006 – ottobre 2009.
D.P.R. 2 agosto 2010
Anno 2012

Croce di “CAVALIERE”
Chiamata ad intervenire a protezione della popolazione libica su mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR n. 1973), l’Aeronautica Militare prendeva parte all’Operazione NATO Unified Protector.
L’ardimento degli equipaggi sui cieli di Libia, sostenuto dalla perizia e dal generoso impegno di tutto il personale in azzurro, brillava in operazioni di difesa aerea, pattugliamento, guerra elettronica, rifornimento in volo, ricognizione, neutralizzazione di obiettivi militari, operazioni e trasporti speciali anche sul suolo libico, per evacuare cittadini italiani e stranieri in pericolo, nonché i feriti della inerme popolazione civile.
L’Aeronautica Militare contribuiva in maniera determinante, con migliaia di ore di volo, al favorevole epilogo della campagna militare, eccellendo tra le Aviazioni alleate per efficacia e precisione. Inoltre, per l’intera durata della campagna garantiva a oltre 200 velivoli, equipaggi e personale di altre 11 Forze Aeree il supporto indispensabile per il conseguimento degli obbiettivi della comunità internazionale, guadagnando il plauso e l’ammirazione degli Alleati.
Cieli della Libia, marzo – ottobre 2011.
D.P.R. 15 marzo 2012

Croce di “CAVALIERE”
Fedele alle sue antiche virtù di coraggio e di sacrificio, l’Esercito Italiano, nell’arco di circa un decennio, continuava ad essere impiegato per il mantenimento della pace, per la stabilizzazione e ricostruzione di aree di crisi e per la salvaguardia della libertà, nell’ambito di coalizioni costituite sotto l’egida delle principali organizzazioni internazionali.
Nei teatri operativi dell’Iraq, dell’Afghanistan, del Sudan e del Libano, gli uomini e le donne della Forza Armata, senza risparmio di energie, con diuturna tenacia ed audace risolutezza, hanno testimoniato le loro peculiari virtù militari, dando prova di mirabile valore e di esemplare spirito di abnegazione fino all’estremo sacrificio.
I sinceri sentimenti di solidarietà e di rispetto verso le popolazioni locali ed i brillanti risultati conseguiti hanno meritato in ogni circostanza l’incondizionata ammirazione e riconoscenza della Patria ed hanno contribuito significativamente al prestigio dell’Italia, in linea con le più nobili tradizioni dell’Esercito.
Iraq, Afghanistan, Sudan, Libano 2003 – 2011
D.P.R. 23 aprile 2012

Croce di “CAVALIERE”
La Marina Militare ha preso parte all’operazione NATO “Unified Protector” a protezione della popolazione libica su mandato del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
L’ardimento ed il valore degli equipaggi, sostenuti da perizia e generoso impegno, brillavano in tutte le operazioni navali ed aeree svolte, quali pattugliamento, neutralizzazione di obiettivi militari, trasporto di aiuti, evacuazione di cittadini italiani e stranieri in pericolo e soccorso ai feriti, esaltando la flessibilità dello strumento aeronavale.
La Marina contribuiva in maniera determinante alla positiva conclusione della campagna militare, eccellendo per la straordinaria efficacia, precisione e competenza del proprio personale nella condotta delle operazioni. meritava in tal modo il plauso degli alleati e della comunità internazionale ed accresceva il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione.
Acque della Libia, marzo – ottobre 2011
D.P.R. 23 aprile 2012
Anno 2014

Croce di “CAVALIERE”
Orgogliosa protagonista degli eventi che condussero alla nascita dell’Italia unita e vigile garante dei valori fondanti della nazione, l’Arma dei Carabinieri assicura, da duecento anni, la tutela della legalità e l’ordinata e pacifica convivenza civile. Dal risorgimento alla lotta al brigantaggio, dalle valorose vicende dei conflitti mondiali alla guerra di liberazione, dal contrasto al terrorismo alle missioni internazionali, l’Arma ha consegnato alla storia d’Italia mirabili esempi di virtù militari, di eroismo, di eccezionale abnegazione e di assoluta fedeltà alle istituzioni. Profondamente radicata sul territorio con le sue stazioni, autentico simbolo di vicinanza dello stato ai cittadini e impareggiabile riferimento delle comunità, ha dato costante prova di corale e straordinario impegno nel contrasto al crimine comune e organizzato, nella difesa della qualità della vita dalle aggressioni all’ambiente e alla salute pubblica e nella tutela della sicurezza del lavoro e del patrimonio storico, artistico e culturale del paese.
Nella sua ininterrotta missione al servizio degli italiani si è altresì prodigata, con ineguagliabile solidarietà umana, nelle attività di soccorso e di assistenza in occasione di pubbliche e private calamità.
L’opera benemerita e generosa, sovente spinta fino all’estremo sacrificio, si è imposta all’incondizionata ammirazione della Nazione e della comunità internazionale.
Territorio nazionale ed estero, 1814 – 2014.
D.P.R. 23 maggio 2014

Croce di “CAVALIERE”
Unità di volo dell’Aeronautica Militare con capacità di attacco al suolo e ricognizione, è stata sempre impiegata nei vari teatri di crisi internazionale. In particolare, nel ventennio 1991 – 2011, il 6° Stormo ha preso parte, operando sia dalla base madre di Ghedi che da altre basi nazionali o estere, a tutte le operazioni militari in cui l’Italia è stata chiamata, ovvero nel Golfo Persico, in più occasioni nei Balcani, in Afghanistan ed in Libia. Il coraggio, il valore e lo straordinario senso di responsabilità e di sacrificio degli equipaggi, sostenuti dalla professionalità e dal generoso impegno di tutto il personale del Reparto, sono stati rappresentati con efficacia ed onore dal livello di eccellenza raggiunto nelle operazioni di pattugliamento, rifornimento in volo, ricognizione e neutralizzazione degli obiettivi.
L’apporto di sicurezza e difesa complessivamente fornito ha contribuito al positivo esito di tutte le campagne militari svolte, meritando allo Stormo, all’Aeronautica Militare e alle Forze Armate italiane plauso e ammirazione anche in ambito internazionale.
D.P.R. 31 ottobre 2014